ORE 23:15 – ITALIA CORAGGIOSA, MA ANCORA NON C’È IL GOL

⭐Ore 23:15 – Italia coraggiosa, ma ancora non c’è il gol⭐
(Alessandro Bocci)WOLVERHAMPTON La domanda è sempre la stessa e sempre più martellante: come possiamo essere rimasti fuori dal Mondiale? Lo 0-0 pieno di cose buone in casa dell’Inghilterra, terzo risultato consecutivo in questa Nations League di espiazione, non può che aumentare i nostri rimpianti. Rischiamo di essere ripetitivi, ma la felicità per la crescita di questa giovane Italia, bella e coraggiosa, con altri due giovani debuttanti lanciati da Mancini, è avvelenata dal ricordo dello sciagurato suicidio prima con Svizzera e Irlanda e poi con la Macedonia.
Ci consoliamo ,ma solo un po’, con l’autorevolezza mostrata dagli azzurri nella rivincita della finale dell’Europeo, che poi rivincita non lo è neppure per gli inglesi. Lo 0-0 non tragga in inganno: la partita è sempre viva e se i Tre Leoni recriminano su una traversa di Mount, i nostri possono maledire l’errore iniziale di Frattesi e due parate super di Rasmdale. «Abbiamo giocato una buona partita e avuto occasioni migliori di loro, ma dobbiamo lavorare molto, soprattutto in attacco», dice Mancini.
E ha ragione. Le occasioni vanno sfruttate meglio. Serve più cinismo. L’attacco continua a essere l’anello debole della catena. L’Italia non ha trovato il gol in 4 delle ultime 7 partite, tante quante nelle precedenti 45. Un segnale chiaro. Scamacca resta a digiuno, ha una sola occasione e la spreca, ma ha il pregio di lottare e di rimanere sempre dentro la partita. Bisogna insistere. Il gioco cresce. La nuova Italia è solida e lesta nelle ripartenze, ma stavolta, almeno in certi momenti, si fa apprezzare anche per il fraseggio corto. E poi sa lottare e soffrire. Il pari, dentro il Molineux, vale il primo posto nel girone perché la Germania non va oltre l’1-1 in Ungheria.
⭐Pagelle Inghilterra-Italia 0-0⭐
⭐Gatti da veterano, Gnonto meglio dalla panchina; Abraham non punge⭐
Sembra di essere tornati ai tempi della pandemia con lo stadio vuoto, riempito solo dalle urla felici dei ragazzini. Mancini decide di far esordire Gatti dall’inizio, l’ottavo di questa finestra azzurra e la marcatura di Abraham è già un battesimo del fuoco per il neo juventino. Il nono esordiente diventa Salvatore Esposito nel cuore della ripresa. Locatelli dirige il centrocampo, che ritrova il dinamismo di Frattesi e la qualità di Tonali. Pellegrini, terza di fila in una settimana, fa gli straordinari nel tridente con Pessina e Scamacca.
Nove giocatori diversi rispetto alla finale dell’Europeo e soprattutto nove rispetto all’Ungheria . La rivoluzione del Mancio regala all’Italia freschezza e intraprendenza. L’Inghilterra sfrutta i movimenti tra le linee di Mount, dietro Abraham e soprattutto il lavoro della coppia James-Sterling sulla fascia destra. Dimarco all’inizio soffre un po’. Funziona meglio la catena di destra: Frattesi è una freccia, Pessina un moto perpetuo. L’atalantino attacca la profondità e retrocede per dare manforte a Di Lorenzo contro Grealish. Gli inglesi sprecano un’occasione con Abraham dopo un pasticcio di Donnarumma e colpiscono la traversa con Mount. Gli azzurri sbagliano la mira soprattutto con Frattesi e poi anche con Scamacca, ma il portiere Ramsdale è decisivo su Tonali e Pessina. Dopo venti minuti della ripresa lo sperimentatore Mancini lancia Esposito e e inserisce Gnonto. Southgate risponde con Harry Kane. L’Inghilterra attacca di più e l’Italia si difende anche a cinque. Ma lo 0-0 resta sino alla fine. Un’altra botta di autostima.